Il 3 novembre 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge di riforma costituzionale per introdurre in Italia l’elezione diretta del presidente del Consiglio (una forma del cosiddetto “premierato”), a cui sarebbero stati più poteri rispetto a quegli attuali. Il disegno di legge è stato già approvato dal Consiglio dei ministri, ma necessita dell’ulteriore approvazione del Parlamento e, probabilmente, di un referendum popolare. Presentata come ” la riforma delle riforme” da Meloni, il progetto di legge è stato duramente contestato sia dai partiti di opposizione che dagli esperti: infatti, la riforma costituzionale proposta dal governo italiano ha ricevuto critiche per le anomalie rispetto agli standard di altri Paesi dell’UE. Per quanto oggi noto, la riforma prevede un sistema elettorale maggioritario (che deve però essere ancora presentato ufficialmente), con un premio del 55% assegnato su base nazionale, l’elezione diretta del capo di governo, l’abolizione dei senatori a vita è una norma di garanzia per evitare eventuali ribaltoni. L'elezione diretta del presidente del Consiglio non era presente nel programma elettorale della coalizione di centrodestra per le elezioni politiche 2022, che prometteva invece l’elezione diretta del presidente della Repubblica.
La Fondazione per il Riformismo nel FVG organizza un incontro di approfondimento su questo tema, il 12 gennaio ore 18.00 a Udine presso il teatro Palamostre, grazie alla partecipazione e al contributo degli onorevoli Walter Rizzetto (FdI) e Gianni Cuperlo (PD) e dell’avvocato Dimitri Girotto (UNIUD), intervistati e moderati dal vicedirettore Paolo Mosanghini (Messaggero Veneto). Si ringraziano l’ANPI (Comitato Provinciale di Udine) e l’APS “Per la Costituzione” per il prezioso contributo alla buona riuscita dell’incontro.
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